Gin, storia e tipologie

Il distillato che va più di moda in questo momento è il Gin. Già da qualche anno ha conquistato i clienti di tutti i bar del mondo, posizionando il Gin Tonic tra i drink più richiesti in assoluto (insieme al Moskowmule).

Il Gin è uno dei distillati più giovane in assoluto, la sua storia inizia pressoché intorno al ‘600 in Olanda. Non era proprio il Gin che conosciamo noi oggi, ma più un’acquavite di bacche di ginepro: queste bacche venivano schiacciate e messe con acqua in infusione, in un rapporto di 2 a 1, lasciate poi fermentare per quindici giorni in recipienti chiusi per evitare l’acetificazione.

Si mettevano anche altre spezie e frutti nel composto ma la presenza di bacche di ginepro doveva essere comunque predominante.

L’acquavite di bacche di ginepro la usavano principalmente i farmacisti che consigliavano questa bevanda ai pazienti per combattere diversi malanni.

Ma il vero successo del Gin lo abbiamo grazie alla Regina Anna di Inghilterra nel ‘700, vedendo che piaceva ai suoi sudditi ridusse i dazi al Gin prodotto in Inghilterra aumentando quello d’importazione, favorendone così il consumo.

Gin dunque è una contrazione adottata dagli inglesi, partendo dal francese genièvre (ginepro), passato attraverso l’Olanda, geneva e genever.

Secondo gli inglesi il miglior Gin viene preparato distillando una miscela di vari cereali, rettificandola e poi aromatizzandola con bacche di ginepro fatte fermentare in soluzione alcolica, ma anche utilizzando il coriandolo e il cardamomo. Alla fine il tutto viene ridistillato.

Questo è il Gin che noi conosciamo oggi!

Ci sono diverse varianti e metodologie che possono caratterizzate il prodotto, ma di base il Gin parte da questo processo di lavorazione.

I Gin più importanti sono quelli inglesi, con denominazioni differenti:

-       London Dry Gin dal sapore asciutto e secco con una gradazione alta che arriva fino ai 47°; Tra i più amati London Dry troviamo il Gin Bombay Sapphire dal perfetto stile inglese; anche il Gin Bulldog London Dry ha riscontrato un gran successo nonostante sia sul mercato solo dal 2006, ha già conquistato i palati più esigenti.

-       Plymounth Gin, prende ilnome dalla città dove viene prodotto, con una gradazione di 44°, divenuta la bevanda quasi ufficiale della marina inglese.

-       Old Tom Gin con un gusto molto forte e zuccherino per l’aggiunta di sciroppi, con una gradazione alcolica di 45°

-       Sloe Gin, Gin aromatizzato con infusione di susine selvatiche di Devon e della Cornovaglia, che assume un colore rosso amaranto, gradazione tra 42° e 45°; Gin Elephant Sloe è un’etichetta che rappresenta questa tipologia in modo eccellente.

-       Distilled Gin viene prodotto aromatizzando un distillato di alcol di origine vegetale di 96 gradi con diverse botaniche, radici e frutti, per poi essere ridistillati. Si possono aggiungere botaniche distillate a parte e aggiunti in secondo momento; si possono aggiungere coloranti e ulteriori aromatizzanti. Gin Whitley Neill Lemongrass & Ginger uno dei Gin Distilled più rinomati nel mondo della mixology per il suo gusto fresco e dissentante.

-       Compound Gin o Gin Clandestino nasce nel proibizionismo dove l’alcol veniva messo in infusione con vari aromi all’interno di vasche da bagno domestiche, una semplice miscelazione senza distillazione, avendo il risultato finale torbido e di colore intenso.

Queste sono le principali tipologie di Gin che troviamo in commercio; certo ce ne sono altre molto di nicchia, come ad esempio il Golden Gin che viene ottenuto invecchiando il Gin in fusti di rovere, ma sono varianti passate di moda e quasi introvabili.

Ora non resta che assaggiare tutte le varianti con un ottima tonica, per scoprire quale gusto fa felice il vostro palato!